Dal contagio finanziario al contagio politico

Durante la crisi del debito Greco nel 2010-2012, la più grande preoccupazione delle autorità monetarie e politiche europee era evitare il contagio finanziario. Una ristrutturazione del debito greco è stata posposta il più possibile per evitare il pericolo di contagio sul debito degli altri Paesi a rischio.
Il costo di questa politica fu un’austerità ancora più severa. Già allora (maggio 2012) scrivevo sull’Espresso che si ignorava il rischio di un contagio politico.

Oggi, dopo il fallimento delle elezioni del presidente greco, il rischio di un contagio politico sembra diventare realtà. La costituzione greca impone che si vada ad elezioni politiche subito (fissate per il 25 di gennaio). Il partito in testa nei sondaggi è Syriza (partito di sinistra alle cui posizioni si richiama il nostro SEL), che ha fatto della lotta all’austerità il suo punto di forza e che chiede espressamente la ristrutturazione del debito greco.
È possibile che, una volta al potere, Syriza – che pure ripete di non volere un’uscita della Grecia dall’euro – moderi le proprie posizioni, ma la tentazione di rinegoziare il debito greco rimarrà enorme. Per la prima volta, oggi la Grecia è in surplus primario, ovvero se non paga gli interessi non ha bisogno di tornare sul mercato per prendere a prestito. Questo la mette in una posizione di forza in una rinegoziazione. Per giunta, la maggior parte del debito è oggi nelle mani di autorità politiche (BCE e FMI), quindi l’impatto diretto di un default sui mercati sarebbe limitato. Non da ultimo, pochissimo del debito greco è in mano a privati cittadini greci.
Per Syriza, quindi, un default (o almeno una sospensione sine die di qualsiasi pagamento e rimborso) sarebbe un affare sia economico che politico. Difficile immaginare che non lo faccia. Ma se ci riesce, quale lezione per gli Spagnoli, i Portoghesi e gli Italiani? In Spagna, Podemos (un partito su posizioni molto simili a Syriza) è già primo nei sondaggi.
Al di là della questione leadership, laddove c’è una domanda, in genere l’offerta non tarda ad arrivare: a quando il Possiamo italiano?

6 pensieri su “Dal contagio finanziario al contagio politico

  1. La Grecia ha già avuto una consistente riduzione del debito e ha ricevuto 20 Miliardi di euro da noi Italiani. Le riduzioni di debito se sono concesse, sono piacevoli per chi le riceve.

    Il rischio è che dicendo di non voler pagare il debito lo si rende nei fatti insostenibile, nessuno presta i soldi per perderli. Già ora il costo per rifinanziare la Grecia è aumentato del 50% per il rischio, per ora lontano, che si chieda una nuova riduzione debito Greco.

    Il fallimento dell Grecia sarebbe un evento traumatico soprattutto per i Greci, di colpo niente pensioni, sanità pubblica, banche fallite, ecc. fuga di capitali per lungo tempo, inflazione che vola ecc.

    Noi spero dovremo solo ripianare i 20 miliardi persi con nuove tasse o nuovi tagli e poco più.

    Io eviterei di salvarli a tutti i costi, hanno già imbrogliato per entrare nell’Euro e abbiamo già fatto sacrifici per salvarli, c’è un limite a tutto.

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    • Tutto falso quello che hai detto. Per la grecia sarebbe un gran affare perchè ha avanzo primario positivo quindi la spesa pubblica è sostenibile dalle tasse ampliamente. Quindi ospedali, scuola, luce e gas riescono benissimo a pagarsele. Sono in deficit solo per spesa per interessi ed è per questo che vogliono ma mandare a f*****ulo il debito. noi lo avremmo potuto fare dal 1991.

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      • Alessandro, se fosse tutto falso allora lo avrebbe già fatto. Guarda l’Argentina che ha materie prime, terra da coltivare, allevamneti, etc.. da quando è fallita ha l’inflazione che vola, capitali in fuga ecc.

        Per me se la Grecia vuole fallire che fallisca pure. Il fallimento di uno stato spazza via molta ricchezza, l’avanzo primario scomparirebbe, poi senza credito, senza materie prime e senza industria, stampa pure quanta moneta vuoi, produrrai solo inflazione. Auguri!

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  2. Noi siamo in surplus primario dal 1991 raggiungendo picchi del 6% del PIL. cosa dobbiamo dire? fanculo al debito anche noi. Come minimo la grecia dovrebbe essere cacciata a pedate dall’euro e tenere la sua moneta miserrima così almeno smettono di comprarsi tutto il manufatturiero tedesco.

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  3. Per gli italiani Possiamo si declina al passato, Potevamo. O meglio, Potevano, il M5S dico. Ora ci sarà un balzo. Non bisogna sottovalutarli, gli italiani, in tema di invenzioni politiche contagiose.

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