Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta
LUIGI ZINGALES
Un programma pragmatico e appassionato per rifondare il capitalismo, renderlo più giusto, umano ed efficiente.
Una delle prime vittime della crisi economica è stata la fiducia: chi aveva creduto che libertà e uguaglianza fossero raggiungibili grazie al libero gioco del mercato si è ritrovato amaramente deluso. Ma come è successo, e quando, che il sogno di prosperità per tutti del capitalismo si trasformasse in un incubo di ingiustizia e povertà degno del peggior comunismo sovietico? Quando si è diffusa l’idea che “fare impresa” voglia dire orientare le scelte politiche per favorire l’interesse di pochi a scapito della collettività, anziché impegnare il proprio talento nella ricerca di un futuro migliore, aperto a tutti?
Se non rispondiamo a queste domande, abbandonandoci al populismo naïf con il suo generico rifiuto dei meccanismi economici, rischiamo di perdere quello che rimane il migliore dei sistemi possibili: con tutti i suoi difetti, offre pur sempre le migliori opportunità al maggior numero di persone.
Alla degenerazione del capitalismo finanziario, alimentato anche in Italia da nepotismo, corruzione e incompetenza, Luigi Zingales contrappone idealmente il liberalismo delle origini, l’antidogmatismo e la fiducia nell’armonica convergenza di interessi individuali e collettivi; difende il mercato come regno delle opportunità e della produzione di ricchezza al servizio dei cittadini, purché ripulito da lobby e monopoli che fanno pagare alla comunità i disastri che hanno provocato. Attraverso esempi tratti dalla storia economica e dall’attualità, mostra che non si tratta di demonizzare la ricchezza, ma di offrire a tutti la possibilità di acquisire gli strumenti necessari potenziando le autorità antitrust e la qualità dell’istruzione; di premiare il merito, favorire la concorrenza e scardinare i privilegi; di colpire l’evasione. Con pragmatismo e passione, delinea così un programma per rifondare il capitalismo, per renderlo più giusto, più umano e più efficiente.
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